La lettera di saluto

Don Giò e il tabernacolo

È una giornata speciale oggi, perché ci troviamo qui in Chiesa per festeggiare il Santo Patrono, che dà il nome alla nostra frazione, San Mauro, ma siamo qui riuniti anche per congedarci da due persone che, in modo diverso, ci hanno accompagnati in un tratto del nostro cammino.

Il nostro saluto va quindi a Nonno Cesco, che è stato chiamato dal Signore ad una nuova vita di pace e di amore, e a Don Giò, chiamato da Monsignor Vescovo a far da pastore ad un’altra comunità, dove incontrerà nuove difficoltà, ma gli auguriamo, anche grandi soddisfazioni.

Sai Don Giò, avremmo preferito che questa giornata di saluti non arrivasse così presto, perché oggi gli anni passati con te ci sembrano troppo pochi per essere riusciti a dirti tutto quello che abbiamo nel cuore…

Sei arrivato a giugno del 2001 nella nostra comunità di San Mauro e subito abbiamo capito che eri una persona speciale, diversa dagli altri sacerdoti più “tradizionali” che si sono susseguiti nella nostra piccola Cappella. Sì, perché quando arriva qualcuno di nuovo, è un attimo far i paragoni… Avevi nel cuore uno spirito internazionale, il tuo sguardo era rivolto non solo al piccolo giardino o orto di casa, ma ci spingeva a confrontarci con altre realtà.

Hai cercato di portare nella nostra vita di cristiani delle novità, partendo, non a caso, dal silenzio durante la Santa Messa: ancora ci ricordiamo gli sguardi che correvano quando tu, dopo l’omelia (la predica, insomma), ci lasciavi un tempo di silenzio per meditare nel nostro cuore le parole del Vangelo. Oggi non ci facciamo neanche più caso, perché quel silenzio ciascuno di noi l’ha riempito di significato e non ci coglie più impreparati e indifesi. In questi anni hai contribuito a restaurare la nostra Cappella, suggerendo il recupero del coro, delle pitture sulla facciata e nell’interno, proponendo la sostituzione delle vetrate e altri lavori che non sono ancora stati eseguiti, ma che ci piacerebbe portare a termine per proseguire il rinnovo da te iniziato. Ma i lavori più soddisfacenti li hai svolti su ciascuno di noi, accompagnando sia il nostro cammino di fede nella sua quotidianità, sia preparandoci e sostenendoci nei momenti più speciali, come Matrimoni, Battesimi e tutti gli altri Santi Sacramenti, e come durante la visita pastorale di Monsignor Vescovo dello scorso gennaio.

Dobbiamo confessarti che all’inizio abbiamo faticato ad accettare il tuo impegno di catechesi nei pellegrinaggi diocesani, perché ci sembrava che tu non ci fossi “mai” qui da noi (e lo diciamo, ovviamente, tra virgolette, questo “mai”). Ma quanto invece abbiamo imparato venendo in viaggio con Te. E qui a San Mauro abbiamo avuto in tanti questa fortuna: ci hai portati in Terra Santa, in Brasile, a Budapest, a Taizé, a Lourdes, o semplicemente in campeggio a Desertetto. Dovunque ci stupivano la tua conoscenza profonda del Signore, che riuscivi a trasmettere con semplicità e calore, e la tua capacità di organizzare viaggi, senza mai perdere niente o nessuno (sai… vedendo l’ordine scrupoloso della tua scrivania in canonica a Rivoira, qualche dubbio in merito era pure venuto ai più maliziosi!). E chi non ha potuto venire direttamente in viaggio con te, ha avuto sicuramente occasione di ascoltare i racconti entusiasti di chi ha partecipato, rimanendo stupito del trasporto con cui chi raccontava, esprimeva la sua gioia e la sua ammirazione nei confronti tuoi e delle tue capacità di insegnamento.

E che dire del tuo impegno attivo e partecipe, all’organizzazione dei Festeggiamenti estivi in occasione di San Donato e nelle attività promosse dal Comitato? Tu e Maria Teresa siete entrati in punta di piedi, quasi con paura di disturbare e vi siete rivelati degli aiuti preziosi, sia per “fare” materialmente, in cucina o dove c’era bisogno, sia per creare una bella atmosfera nel gruppo, smorzando i momenti di tensione e di stanchezza, rafforzando le risate, nei momenti di gioia e di divertimento.

Preparare questa festa di oggi ha richiesto a tutti una pausa dalla “solita” routine, per riflettere sulla tua figura di sacerdote nella nostra comunità. Ecco, che piacere scoprire che hai saputo creare un legame speciale con tutti, che ciascuno di noi ha nel cuore uno, dieci, cento episodi, immagini, ricordi vivi di te e con te. E proprio questi legami speciali ci fanno pensare a te come ad un amico, ad un membro della famiglia che vedi e rivedi con piacere.

E questo legame vivo ci servirà per mantenere sempre accesa nel cuore la luce delle tue parole. Ecco quindi che abbiamo pensato di offrirti una candela accesa, segno del Cristo risorto, luce vera nel mondo, che illumina ogni uomo. Tu hai fatto sì che questa luce fosse sempre presente fra di noi, illuminandoci e dandoci forza nei momenti più tristi e aiutandoci a vedere le cose belle, anche quelle nascoste e piccole attorno a noi. Il nostro augurio di diffondere ora questa luce nel tuo nuovo mandato.

Visto il tuo impegno diocesano nei pellegrinaggi, ti doniamo la Croce Cosmica, la croce di Gerusalemme che simboleggia la Terra Santa, un luogo sicuramente a te caro, dove hai accompagnato tanti fedeli in un cammino di conoscenza e di incontro profondo con Gesù.

Ti offriamo adesso un dono, che rappresenta un modo semplice per dirti GRAZIE. Questo pensiero sia la testimonianza di stima e di amicizia da parte di tutta la comunità di San Mauro e ti accompagni, scaldandoti e proteggendoti nei momenti più freddi della tua vita.

Per ultimo ti vogliamo salutare con due segni che rappresentano più da vicino il tuo impegno nel Comitato. Tu hai sempre creduto nel nostro gruppo, ci hai sostenuto, ci hai aiutato a crescere. Ecco quindi una raccolta fotografica dei momenti trascorsi insieme.

Ti offriamo anche due simboli di “appartenenza”: il grembiule e la maglietta. Li hai usati in questi anni durante i festeggiamenti e ci piace pensarli non solo come un bel ricordo da tenere nel cassetto, bensì come un invito sincero e un auspicio a continuare ad essere parte viva del nostro gruppo.

Per ultimo, ma non meno importante, vogliamo dire un grazie speciale a Maria Teresa per l’impegno e la disponibilità che hai sempre dimostrato in questi anni. Accetta questi nostri piccoli doni:

–          i fiori colorati, che vogliono sottolineare il tuo carattere frizzante e spiritoso che abbiamo avuto modo di conoscere e imparare ad amare in questi anni;

–          un braccialetto con pietre di agata, che, tra le tante proprietà, si dice, infonda forza e coraggio nella persona, facilitando la capacità di accettare le nuove circostanze;

–          e per finire non possono mancare anche per te, la maglietta del Comitato e il grembiule, un invito cordiale a continuare attivamente il tuo servizio nel nostro gruppo, ma anche un ringraziamento speciale per esserti sempre messa a disposizione, per averci accompagnati nel nostro cammino e per aver sopportato e amato le nostre differenze e particolarità.

Avremmo finito…

Come pensavamo all’inizio, non siamo riusciti a dirvi tutto quello che pensavamo, ma speriamo che riusciate a sentire, nel profondo, il nostro GRAZIE per essere diventati parte della nostra piccola comunità di San Mauro e delle nostre famiglie.

Ciao Don Giò e Ciao Maria Teresa