Ore 20:30, le pentole sono calde, i piatti impilati, i vassoi pronti a essere caricati e portati sotto il tendone, dove centinaia di persone affamate aspettano una cena calda e succulenta. La tensione sale, la voglia di non deludere il pubblico che anche quest’anno ci ha dato fiducia è massima. C’è chi prepara l’acqua, chi inforca le ceste con il pane, chi si sistema per impiattare la pasta o far cuocere le patate da servire come contorno. Al via tutti si mettono in posizione, in una catena di montaggio serena ma ben concentrata sull’obiettivo: lasciare un bel ricordo al pubblico accorso a San Mauro.
È questo il sentimento che si è vissuto anche nel 2014 nelle retrovie della festa di San Donato, che dal 7 all’11 agosto ha fatto convergere nella frazione centinaia di persone di età e gusti molto diversi. La formula della festa è rimasta invariata, ma ha saputo proporre pregevoli novità: quattro cene che hanno registrato il tutto esaurito, un concerto per sera, con il massimo del risultato raggiunto sabato sera dallo spettacolo dei Lou Dalfin. E poi due raduni ben riusciti: venerdì 8, il raduno di auto tuning e api car, che ha visto oltre 50 mezzi in esposizione e attirato molti curiosi; e domenica 10 il raduno di 500, storiche vetture della Fiat, che hanno fatto ricordare il passato gioioso vissuto dall’Italia nel boom economico del secolo scorso.
E proprio le 500 sono state il primo passaggio del momento religioso della festa: con la benedizione alle vetture e ai suoi conducenti, don Martino ha dato inizio alla Messa solenne in onore di San Donato, la prima per lui da titolare della cappella frazionale. Una giornata di festa, che nonostante il meteo incerto ha garantito un folto pubblico per tutta la giornata. Sul campo sabbioso si sono sfidate 24 squadre di adulti, a cui vanno aggiunte le 8 dei ragazzi delle scuole medie e le 5 dei ragazzi delle elementari, in campo rispettivamente sabato e lunedì. Sono stati così 205 gli iscritti totali al torneo: per ognuno di essi è stato donato 1 € all’associazione Emergency, che da vent’anni soccorre le persone ferite o bisognose d’aiuto nei territori colpiti dalla guerra e dalla miseria. Un gesto puramente simbolico per la nostra festa, che ha però smosso l’attenzione dei presenti su un tema che ancora oggi è di stretta attualità.
A tutti coloro che hanno partecipato va dunque un sentito ringraziamento perché anche quest’anno l’impegno messo in campo dai volontari del Comitato di San Mauro è stato ricambiato dall’affetto e dall’aiuto espressi da parte di tanti. Come sempre, un grazie ai “vicini di casa”, che hanno dovuto sopportare un trambusto inconsueto e sono stati forse messi in difficoltà se dovevano rientrare in casa o volevano riposarsi. Ci scusiamo per il disagio, ma sappiamo che la loro comprensione e il loro sostegno sono fondamentali per mantenere alto il buon nome che questa festa e questa frazione si sono costruiti nel corso del tempo.
Tanti piccoli segnali ci hanno dimostrato che la strada intrapresa è quella giusta e nonostante il periodo di crisi e difficoltà questa festa ha dimostrato che stando insieme si può venir fuori più forti di prima e con un sorriso. Grazie a tutti e arrivederci al 2015!