Giovedì 05 marzo, nel salone della Cappella di San Mauro, abbiamo ospitato uno dei sei incontri di catechesi dedicati al tema della Famiglia, organizzati da Don Bruno e Don Martino, in coerenza con quanto proposto dal Vescovo di Cuneo e di Fossano, Mons. Cavallotto per l’anno pastorale 2014/2015. La famiglia è un bene prezioso, forse il più prezioso, ma è anche un bene delicato e fragile: per questo è importante prendersene cura, rafforzarla, affinché il sogno alla base di ogni matrimonio non si inaridisca o si scolori con il tempo e dinnanzi alle difficoltà di tutti i giorni.
La sala era davvero piena, segno dell’interesse vivo per il tema affrontato e dell’apprezzamento per l’idea di proporre un incontro in ogni frazione, quasi a voler significare l’impegno della Parola di Gesù ad entrare in ogni casa, uscendo dai confini della sola Chiesa centrale.
La serata è stata dedicata principalmente alla figura del Padre all’interno della famiglia, al suo ruolo e alle sue caratteristiche. E’ iniziata con la proiezione di un video con il commento di Don Derio Olivero al quadro “Primi passi” di Vincent Van Gogh e con la lettura di un passo tratto dal Libro di Tobia, successivamente spiegato e approfondito da Don Claudio Doglio.
Il Libro di Tobia dell’Antico Testamento non viene solitamente ascoltato nelle letture della domenica, quindi è stata un’occasione anche per conoscerlo e scoprirlo. Il passo scelto per la serata è il testamento spirituale che il padre Tobi lascia al figlio Tobia, una serie di consigli per la vita, per onorare il Signore e operare nella rettitudine, senza temere la situazione di povertà in cui si era trovata la famiglia di Tobi.
Il quadro “Primi Passi” di Vincent Van Gogh invece ritrae due genitori che stanno cercan-do di insegnare alla figlia a camminare: il papà sta tornando dal lavoro e allarga le braccia per accogliere la figlia, mentre la mamma esce dalla casa e indirizza la bambi-na verso le braccia del padre, sorreggendola ed aiutandola. Un’immagine che ritrae i genitori mentre stanno lavorando per lo stesso scopo, concordi, ma diversi nei ruoli che ricoprono (la mamma sorregge, il padre indica la direzione verso cui andare, la mamma trattiene, il padre invita a distaccar-si e a camminare in autonomia, proiettati verso il mondo esterno senza paura).
Don Bruno e Don Martino si sono alternati per invitarci a riflettere: sul ruolo del padre all’interno della famiglia oggi (famiglia che ha sicuramente caratteristiche diverse sia da quella dei tempi di Tobi, sia da quella di fine Ottocento ritratta dal pittore olandese), sul ruolo della madre, sul ruolo anche dei nonni presenti nelle famiglie, sull’educazione che viene data ai figli e sulle difficoltà che si incontrano a educare, sull’educazione religiosa che viene trasmessa, sulla scelta dei valori su cui puntare per crescere, sull’importanza di trasmettere dei valori che consentano alla comunità cristiana di distinguersi, di caratterizzarsi, di rappresentare una solida alternativa alla “crisi di valori” che gli estremisti islamici sfruttano per diffondere nel mondo il proprio modello di religione e di stato totalitario del terrore.
Si è acceso fin da subito un bel dibattito tra i tanti partecipanti, un dialogo costruttivo e un confronto aperto tra esperienze diverse, anche per la diversa età dei membri del gruppo (c’erano genitori, nonni, figli, giovani coppie di sposi). L’esperienza della famiglia accomunava tutti, perché tutti siamo stati in primo luogo figli e perché tutti contribuiamo e dobbiamo contribuire a costruire una comunità cristiana viva e partecipe. Una serata quindi che ha permesso a tutti di riflettere, di arricchirsi, di percorrere un pezzetto del cammino Quaresimale con gli altri, condividendo le proprie esperienze, difficoltà, paure, gioie e speranze per il futuro.