Pilone rosso e pilone di Tetti Gorge

  •  Pilone Rosso

Al confine tra i comuni di Boves e Peveragno, il pilone rosso è una struttura a base quadrata che raffigura i santi patroni della zona: il “bovesano” San Bartolomeo, il “peveragnese” San Giovanni, il “rivoirese” San Grato e il “sanmaurese” San Mauro.

Venne costruito come simbolo di pace al termine di un lungo periodo di  scontri e violenze tra le due città. Di particolare rilevanza fu la spedizione compiuta a Boves da alcuni abitanti di Peveragno nel 1424: la retata si concluse con l’uccisione di dieci bovesani durante la festa del Corpus Domini. Dopo questo episodio si riuscì a giungere alla pace grazie all’intervento del Capitano del Piemonte Superiore. Il pilone è il primo simbolo di questa pace e risale ai primi anni del Cinquecento. Venne costruito dov’era ubicato, secondo tradizione, un albero che perse le foglie in estate: questo fatto venne ritenuto, dai “belligeranti” di ambo le parti, un fosco presagio. L’attuale costruzione viene fatta risalire alla seconda metà dell’Ottocento e subì una serie di restauri nel 1951 (curato da Gilardi) e nel 1987 (curato da G. B. Barale e Adolfo Dutto, come risulta dalla firma ai piedi dell’immagine di San Bartolomeo).

  • Pilone Tetti Gorge

Pilone Tetti GorgeQuesto pilone sorge presso il Ponte Badina, noto anche come “Ponte dei sospiri” (passerella che attraversa il torrente Colla), all’incrocio tra via Tetti Gorge e una via privata. Venne eretto all’inizio del 1900, come ex voto per scongiurare nuove piene del torrente. A testimoniare questo intento sono il dipinto ubicato sul lato anteriore, che raffigura la Madonna col Bambino tra i santi Mauro e Giuseppe e gli angeli, e la grande croce che copre tutto il lato posteriore. Sul basamento si intravede ancora una parte del dipinto che lo ornava: si tratta del volto di un angelo. Davanti, inoltre, sono presenti due sedili in pietra (oggi usati come base per i fiori), che restituiscono l’idea di un’area di rispetto per i fedeli.

Piloni votivi – Religiosità popolare del territorio bovesano,
a cura di Associazione “impegno e partecipazione”
e CSV Società solidale, 2007